Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

martedì 19 ottobre 2010

empatia e assenza di empatia

L'empatia è la capacità che ha una persona di comprendere cosa un'altra persona sta provando. Più precisamente si tratta della capacità di immedesimarsi in un altro essere umano indipendentemente dalla simpatia o antipatia per questo provato e di provare le sue emozioni, in pratica entrare in sintonia con l'altro percependone i sentimenti. In tempi passati l'essere umano è stato considerato come un essere egoista ed utilitarista, percui si raggruppava con altri esseri umani per perseguire il proprio scopo, da cui tutta una serie di conflittualità di cui è costellata la nostra storia. Tuttavia con lo svilupparsi di forme sociali sempre più complesse dovuto all'informatizzazione e globalizzazione si assiste ad uno sviluppo dell'empatia umana, in quanto solo mettendosi nei panni di un altro per sapere cosa pensa si ottiene un sostanziale sviluppo civile umano. Quindi per i meccanismi della selezione naturale, l'empatia potrà solo che aumentare in ciascun essere umano e garantirgli la soppravivenza in quanto specie, facendo cessare la competizione tra gli uomini come è sempre successo in passato.
L'assenza di empatia è l'incapacità di comprendere le emozioni altrui e quindi in relazione con altri individui la distorsione delle intenzioni altrui. Ecco quindi il generarsi di comportamenti difensivi all'eccesso, disturbi della condotta, aggressività verbale e fisica. L'incapacità di riconoscere sentimenti e bisogni altrui è quindi fuori dalla sfera civile umana, essendo questa persona completamente assorbita dalle proprie esigenze e incapace di relazionarsi con altri. E' il caso del bullismo scolastico, degli estremisti religiosi e politici, del razzismo e della xenofobia. La mancanza di empatia ha portato alcune persone in passato a considerare suoi simili animali (nazisti ed ebrei) o privi dell'anima (cristiani e nativi delle americhe/africa).
L'alessitimia è la condizione patologica in cui è meglio definita l'assenza di empatia. E' una condizione patologica, quindi non ancora una malattia. Non ancora perchè l'alessitimia è solo un sintomo di insorgenza di malattie, come disturbi della personalità. Come ipotizzato dagli transumanisti l'evoluzione postumana avverrà con aumento delle capacità cognitive dell'essere umano, come anche ipotizzato dallo scrittore Isaak Asimov nel ciclo delle Fondazioni. Ipotesi o no è estremamente chiaro che l'assenza di empatia è un'anomalia sociale, portatrice della disgregazione sociale ed è assolutamente è contraria allo sviluppo dell'umanità in quanto specie.

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