Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

domenica 14 novembre 2010

il relativismo

Una definizione del relativismo è la negazione delle verità assolute, perciò un relativista pensa che le verità assolute, cioè quelle sicure, non esistono. Quando si parla di verità si parla di verità filosofiche, mica si mette in dubbio che l'erba sia verde, si mette in dubbio, per esempio, che il marxismo sia buono o cattivo o che l'induismo sia la vera religione o meno. Tale definizione di relativismo ha una pecca, in quanto la negazione di veerità assoluta è in sè un assolutismo. In effetti definire una cosa la negazione di un'altra cosa potrebbe essere sbagliato. Se infatti il relativismo nega le verità assolute si potrebbe bene dire che l'assolutismo è la negazione delle verità relative, in pratica, si prende conoscenza che la verità riconosciuta potrebbe non essere quella vera visto che potrebbero esisterne altre. L'assolutismo invece pretende che ci sua una sola verità, un solo modo di fare, di vivere, non si conosce niente altro. Si potrebbe quindi definire il relativismo come la convivenza di una pluralità di verità. Certo, le verità coesistendo potrebbero cozzare tra di loro, ed è così che nasce la pluralità delle idee: rispettando gli altri senza prevaricarli. Ed ecco che, nella storia, con il crollo degli assolutismi politici e religiosi, abbiamo un progresso scientifico e tecnologico notevole: non è un caso se la piccola Olanda sia riuscita a vincere la sua guerra d'indipendenza (1568-1648) contro la superpotenza spagnola dell'epoca, non è un caso se l'Inghilterra abbia costruito un impero in grado di agguantare il mondo nell'Ottocento, non è un caso se nella tollerante Venezia si sia sviluppata la Rivoluzione industriale un secolo prima che nel resto d'italia. In pratica, con la filosofia relativista, si riconosce il pensiero altrui senza che questo sia di danno agli altri:
“vivi come vuoi e secondo il tuo credo, basta solo che non disturbi gli altri e non fai loro del male”.
Anche l'aforisma "Non sono d'accordo con te ma mi batterò fino alla morte perchè tu possa parlare" è sbagliato: si pensi a lasciare esprimere un movimento estremista, che se per una ragione o l'altra riesce ad acquisire il potere non lasci lo spazio che gli è stato concesso.

6 commenti:

  1. Come fa ad esistere più d'una verità ?

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    1. cristiani e musulmani per esempio sono convinti che quello che credono è la verità.

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    2. Ma la verità esiste indipendentemente dall'opinione dell'uomo, o no ?

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    3. ma qui bisogna vedere cosa si intende per verità

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  2. Leggendo il finale mi viene in mente questa citazione :

    Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti. Karl Popper

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    1. http://ilrelativista.blogspot.it/2013/10/dovremmo-rivendicare-nel-nome-della.html

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