Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

sabato 11 gennaio 2014

Il proselitismo e la chiesa

Recentemente papa Francesco si è espresso negativamente sul proselitismo(è una solenne sciocchezza), cioè nell'imposizione di una fede ad altri. Il proselitismo da parte cristiana (e anche musulmana) ha provocato immani tragedie all'umanità negli ultimi 2000 anni: stermini, omicidi, ruberie, truffe varie ecc. ecc. Forse papa Francesco intendeva questo??? Forse no, perchè magari in questo caso avrebbe chiesto scusa per i milioni di morti causati, come parzialmente ha tentato di fare un suo predecessore. Il papa forse aveva un'intenzione più sublime, infatti dai suoi dialoghi sembra emergere una differenza tra proselitismo ed evangelizzazione. Proselitismo è appunto costringere qualcuno (per es. battezzati o ti uccido, battezzati o non avrai da mangiare) mentre evangelizzare significa annunciare il vangelo e costruire una comunità per renderla il più possibile aderente alle leggi espresse nel vangelo.
In occasione di questa uscita del papa, i cristiani estremisti si sono scatenati, perchè a loro dire il proselitismo sarebbe stato dato come ordine da Gesù ai suoi discepoli. Ma effettivamente cosa dice il vangelo??
(tenendo conto che sono testi scritti 1700-1800 anni fa, quando il mondo era inteso diversamente da oggi e non c'era una o due grandi religioni con miliardi di fedeli)

Matteo 28, 18-20

 18  E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".


Gesù, che detiene il potere, dà ordine ai discepoli di insegnare ciò che ha predicato e di battezzare le genti. Dice insegnare e battezzare, quindi prima si insegna e poi ad ammaestramento concluso si battezza. Ammaestrare indica un'attività di predicazione, dialogo, non minacce, uccisioni, raggiri.

Marco 16, 15-20

In quel tempo, apparendo agli Undici, Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti, e se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.


Questo conferma il precedente: solo dopo l'insegnamento e "aver superato l'esame" (crederà) si può battezzare. Ovviamente c'è la scelta, tra salvezza e condanna. Anche chi insegna ha delle prerogative, se non si hanno le prerogative descritte l'insegnamento non è valido, quindi neanche il destino di un'eventuale condanna

Luca 24, 46-48


 46 "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni.

Qui siamo più pacati e pragmatici: delle genti predicheranno la conversione e il perdono dei peccati, nessun obbligo, nessuna costrizione

Marco  10, 12-14

12 Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13 Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. 14 Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. 

Ed ecco la soluzione: se la predicazione e l'insegnamento non vanno a buon fine ci si volta indietro e si va via. Nemmeno la polvere di quella casa o città che non ha aderito agli insegnamenti può restare addosso ai predicatori.

Dopo 20 secoli, predicazione ed insegnamento si sono diffusi in tutto il mondo, un mondo la cui grandezza è molto più grande di quella conosciuta da Gesù. Ormai il messaggio evangelico è noto e sono noti anche coloro che lo predicano. Quindi conoscendo Gesù e dio si può comprendere le dichiarazioni del papa Francesco "Il proselitismo è una solenne sciocchezza" e "Dio vi aspetta, non fa proselitismo". Anche il suo predecessore aveva espresso un simile concetto: "La chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione e testimonianza"
In definitiva è inutile che un qualsiasi predicatore vada in giro a dire ciò che è noto in ogni parte del mondo, oltretutto insegnato da persone che non ne avevano le prerogative, è molto più utile che la chiesa compia degli atti per attrarre le persone a se, senza modi truffaldini o ricattatori (se uno non vuole battezzarsi, nutrilo lo stesso). Il proselitismo non è libertà di espressione, perchè si scontra con il diritto dell'integrità della persona, il diritto di non ricevere insegnamenti non richiesti.

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