Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

martedì 7 dicembre 2010

la libertà religiosa

Con libertà religiosa si intende il diritto di una persona di professare una qualsiasi fede religiosa, di poterla cambiare senza limitazioni e senza che le autorità costituite possano intralciare tale cambiamento. Si intende anche che una collettività con una stessa fede religiosa non debba essere discriminata da autorità costituite o da altre collettività di fede differente. Questo per quanto riguarda il diritto civile, e la nostra costituzione. Ma per quanto riguarda la Chiesa Cattolica e tutti i suoi codicilli scritti da papi e santi del passato? Ebbene, tutte queste regole del passato hanno dovuto cedere il passo nel Concilio Vaticano 2° a "Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha diritto alla libertà religiosa. Il contenuto di tale libertà è che tutti gli uomini devono essere immuni dalla coercizione da parte di singoli individui, di gruppi sociali e di qualsivoglia potestà umana, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire secondo la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di agire in conformità ad essa, privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata. Inoltre dichiara che il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana, quale si conosce, sia per mezzo della parola di Dio sia tramite la stessa ragione. Questo diritto della persona umana alla libertà religiosa deve essere riconosciuto e sancito come diritto civile nell'ordinamento giuridico della società" E' evidente che, nella Chiesa, le ultime regole prevalgano sulle precedenti, difatti non si fa più la messa in latino, il papa è infallibile, la Madonna era vergine quando ha partorito, ecc. ecc. ... Quindi la Chiesa rispetta il diritto alla libertà religiosa come una caratteristica della dignità dell'uomo. Del resto basta che le persone non entrino in contatto con ideologie estranee al cristianesimo, che restino totalmente rinchiusi in una campana di vetro e che ascoltino i vuoti giri di parole dei clericali per convincersi che il cristianesimo sia l'unica vera religione. Questo può andar bene in sudamerica (sebbene scricchioli un po' la fede religiosa ultimamente) o in remote zone dell'africa. In europa stiamo molto più attenti alla dignità della persona, complice l'insieme di guerre che ci siamo fatti nei secoli scorsi, quando solo per accusarci di eresia ce le siamo date di brutto. Il principio di libertà religiosa, sebbene sancito in diversi concili nel passato, diviene fondamentale alla fine della guerra dei Trent'anni, quando si conviene che è inutile combattersi per le differenze di fede. A fondamento di ciò il fatto che la Germania era gravemente compromessa, campagne devastate, villaggi distrutti, la popolazione al di sotto della soglia di soppravivenza. Certo, la chiesa ci ha messo 3 secoli in più per capirlo, tuttavia questa illuminazione non è da tutti: recentemente mi è capitato di leggere una rivista dei testimoni di geova in cui si diceva che le popolazioni discendenti dei popoli precolombiani potevano nei nostri giorni avere la libertà religiosa in quanto erano liberi di scegliersi la loro religione. Se conoscete i testimoni di geova e come rompono per far accettare le loro teorie si capisce che libertà ha la gente. Si muovono in linea simile i lefevriani (che ancora non sono fuoriusciti ufficialmente dalla chiesa cattolica), quest'ultimi professando che solamente i cattolici hanno libertà religiosa. A conferma di un tal dissenso logico il fatto che i cattolici non devono mai venire a conoscenza di altri modi di pensare. In definitiva, chi cade nei tranelli di questa religione ha la libertà di diventare cristiano o non ha libertà, ecco la sintesi della libertà religiosa secondo la chiesa.

2 commenti:

  1. io comincio a pensare che la colpa in fin dei conti non sia del tutto della chiesa. ho iniziato a capire che le masse sono per lo più amanti del conformismo. pensare con la propria testa, farsi domande scomode e pericolose, avere il coraggio delle proprie idee e opinioni è cosa che riguarda a essere ottimisti un 5-10% a esagerare della popolazione. il resto ha bisogno di prendere ordini o morali da qualcuno. che siano gli Ulema, i Mullah, le Vergini del Sole Inca, le Vestali, il papa, i monaci e abati zen... la gente ama farsi dire cosa è bene e cosa è male.

    la massa non merità la libertà perché non la vuole.

    in fin dei conti ogni clero, e soprattutto il meno tollerante, dà alla gente quello che la gente vuole: l'ipocrita sicurezza di essere nel giusto e l'esenzione dalla fatica di pensare.

    che colpa ne avrebbero poi? i colpevoli sono gli uomini, quando si radunano in un grupo superiore a 20 persone.

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  2. daltronde è così anche nella politica: vedi la Lega che parla con linguaggio da "strada" senza aver nessuna idea politica eppure ha delle solide maggioranze nelle regioni del nord. E' così dappertutto: una persona che ha carattere, dialettica, carisma e abile nella demagogia ha sempre un suo seguito, ma ci son sempre delle eccezioni per fortuna.

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