Recentemente il sito Tempi pubblicava un articolo riguardante una critica verso il presidente USA Obama. Sembrerebbe infatti che una casa editrice che pubblica bibbie (quindi un'impresa privata che produce utili) sia stata obbligata a offrire trattamenti «immorali, contrari alla nostra coscienza e al nostro credo religioso» La questione immorale ecc.ecc. dovrebbe essere l'assitenza all'aborto e alla contraccezione, forse anche cura del cancro. E' vero che la nuova legge sulla riforma sanitaria voluta da Obama prevede delle esenzioni per istituti religiosi (infatti meglio curare un pedofilo che un omosessuale che lavora come pediatra), ma purtroppo le imprese private non hanno esenzioni di questo tipo. «Chi pubblica Bibbie dovrebbe essere libero di fare il proprio business» dicono alla Tyndale (quelli che pubblicano bibbie) «Inoltre sostenere che chi pubblica Bibbie non è religioso è del tutto
assurdo. L’amministrazione Obama non può decidere chi può essere
considerato credente e chi no e dove e come la fede viene vissuta». Mentre quindi anche le case editrici che pubblicano Odissea e Pinocchio tentano di trovare un'appiglio per godersi l'esenzione religiosa, ricordo la trama del film-dcumentario Sicko, che documentava appunto la situazione negli USA a causa della vecchia legge sul sistema sanitario.
Michael Moore in questo documentario analizza con un occhio critico il Sistema di assistenza sanitaria degli Stati Uniti d'America, introdotto nel 1971 per iniziativa dell'allora Presidente Richard Nixon. Sebbene ufficialmente questo sistema fosse stato introdotto con la nobile intenzione di garantire le migliori cure sanitarie del mondo oggi è di fatto in mano alle grandi e potenti lobb delle assicurazioni e del farmaco,
divenute ricchissime grazie a scelte, talvolta attuate senza il minimo
senso di umanità, negando il più possibile le cure mediche spesso vitali
ai clienti o attuando minimi cavillicontrattuali. Gli enormi profitti furono spesso utilizzati per finanziare membri delCongresso e il presidente Bush:
in una scena appaiono diversi membri del congresso seduti in fila sopra
le cui teste appaiono targhette con l'importo del finanziamento
ricevuto dalle case farmaceutiche per avere una legislazione favorevole.
Grazie all'azione corruttiva, le assicurazione mediche e le case farmaceutiche hanno guadagnato, nel 2003, il totale controllo del mercato sanitario americano.
Nel corso del film verranno testimoniate alcune storie di persone
coinvolte a vario titolo in questo sistema, dalle persone prive di
copertura sanitaria costrette a lavorare ben oltre l'età pensionabile o a rinunciare a cure talvolta vitali abbandonate letteralmente sul bordo di una strada da taxi
appositamente ingaggiati dagli ospedali, alle persone che, nonostante
l'assicurazione con le più importanti compagnie americane, si vedono
negare il rimborso delle cure nonostante la diagnosi di malattie anche
molto gravi come il cancro. Questo inumano sistema verrà confermato anche da alcuni ex addetti ai lavori, tra i quali la dottoressa Linda Peeno che ha confessato spontaneamente il metodo di totale interesse al guadagno finanziario da parte delle compagnie assicuratrici.
Per confrontare i sistemi esteri, il regista si recherà dapprima in Canada e poi nel Regno Unito, dove la sua ricerca di uffici per il pagamento delle cure otterrà l'ilarità di alcune persone, e quindi in Francia.
Tornato in patria, Moore racconterà le storie dei soccorritori volontari dell'attentato alle Torri Gemelle
che non possono curare le malattie causategli dall'assistenza che hanno
volontariamente prestato e pertanto priva di appositi strumenti
protettivi. Per potergli offrire un'assistenza, Moore si reca nella base
navale americana della Baia di Guantanamo,
dove alcuni terroristi responsabili dell'attentato ricevono
gratuitamente le migliori cure mediche. Non ottentendo risposta, si
recherà all'Avana,
dove i volontari verranno curati gratuitamente presso un ospedale
locale. Prima di lasciare l'isola, i volontari usciti dall'ospedali
vengono invitati da una stazione locale dei vigili del fuoco
e ricevuti con tutti gli onori. Commosso da questo gesto di fratellanza
da un paese da sempre dipinto come nemico ed appellandosi al sacrosanto
diritto di espressione, Moore dona in forma anonima un assegno di
12.000 dollari al gestore del maggior sito a lui critico (Moorewatch.com)
per permettere al gestore dello spazio di pagare la costosa
assicurazione della moglie malata senza dover chiudere. Grazie a questa
donazione, la salute della donna è molto migliorata e il sito ha potuto
continuare la propria attività esattamente come prima. (tratto paripari da wikipedia)
E così i cristiani (solo alcuni voglio sperare) rimpiangono questo schifo, proprio loro che dicono di essere dalla parte della vita, dell'amore e della pace. Daltronde i politici cristiani sono tutto un dire da queste parti...
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