Vantaggi:
- svalutazione monetaria: la moneta viene artificiosamente svalutata (aumentandone la quantità in circolazione) in modo che le merci prodotte ed esportate all'estero siano meno costose di altre stesse merci prodotte in un altro paese.
- crescita economica: la struttura produttiva di un paese quando esporta avrà immensi vantaggi dalla svalutazione monetaria avviando il ciclo economico verso la ripresa
Di contro vi sono molti svantaggi:
- inflazione: l'euro è una moneta forte a livello globare, una propria valuta nazionale quindi sarà sicuramente una moneta debole. La crescita dei prezzi e dei tassi d'interesse penalizzerà i poteri d'acquisto delle famiglie, i cui stipendi rimarranno sempre gli stessi. Ad esempio con una spesa mensile di 600 € ed uno stipendio di 1000 €, ipotizzando una svalutazione della nuova moneta nazionale del 40 %, avremo una spesa mensile di 840 € ed uno stipendio di 1000 €. Se si accompagna ciò ad una continua svalutazione monetaria, gli effetti potrebbero essere deleteri.
- aumento dei prezzi dei prodotti e servizi importati: la svalutazione monetaria, se da un lato rende competitive le merci vendute all'estero, provoca un rincaro dei beni importati, come petrolio, gas, materie prime, tutte necessarie alla nostra produzione
- aumento del debito pubblico: con svalutazione e inflazione i tassi d'interesse sul debito pubblico apparirebbero poco convenienti e subirebbero un notevole aumento, aumentando così il debito pubblico.
- competizione di svalutazione: i paesi fuori dall'euro potrebbero svalutare anch'essi la loro moneta in modo da competere con il paese che sta cercando di migliorare la propria economia esportando merci e prodotti, il tutto provocando destabilizzazioni nei mercati internazionali
- cambiamento della struttura produttiva: in un economia portata all'esportazione senza risorse interne dovrà rendersi molto competitiva svalutando enormemente la sua valuta. Ci ritroveremo quindi con stipendi di 1000 € e la benzina 10 € al litro i pochissimo tempo, e la cosa peggiorerà finchè gli alti costi per l'acquisto delle merci all'estero porterà alla chiusura di moltissime aziende, alla discoccupazione e lo stato, senza nessuna entrata per affrontare il suo enorme debito, dovrà fallire con tutte le conseguenze del caso nella scena internazionale.
- iperinlazione: poco prima del default la moneta sarà così svalutata da provocare un circolo vizioso legato all'inflazione. I costi dei beni di primissima necessità saranno così elevati che gli stipendi dovranno essere pagati più volte al giorno e spesi subito per evitare che i soldi presi alla mattina non valgano più niente alla sera.
- tensioni sociali: con la valuta ridotta a carta straccia e l'elevatissima disoccupazione sorgeranno scontri e tensioni sociali con effetti imprevedibili. Il tutto mentre dall'esterno tutti resteranno a guardare coloro che non hanno i soldi per pagare le materie prime, poichè serve una moneta estera forte per pagare i propri debiti.
A chi potrebbe interessare una situazione del genere? A coloro che ne uscirebbero avvantaggiati, cioè gli USA che negli ultimi tempi hanno visto la loro moneta essere messa da parte nelle transazioni internazionali a favore dell'euro. E poi a coloro che hanno una grande disponibilità finanziaria. Infatti i ricchi italiani convertirebbero le loro ricchezze in dollari o sterline, e si rivaluteranno enormemente dopo il rientro della lira. A questo punto rientrerebbo in Italia nelle condizioni di poter comprare tutto per poco o niente.
Tuttavia l'uscita dall'euro è pressochè impossibile. Non sarebbe possibile neanche in caso di un referendum positivo, poichè l'euro rigarda trattati internazionali. Stampare la nuova moneta senza aver fatto uno straccio di accordo internazionale produrrebbe solo carta straccia.
"A coloro che ne uscirebbero avvantaggiati, cioè gli USA che negli ultimi tempi hanno visto la loro moneta essere messa da parte nelle transazioni internazionali a favore del dollaro"
RispondiEliminadovrebbe essere dell'euro no?
e già...
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