Pasqua è una parola derivante dell'ebraico che significa fondamentalmente "passare oltre". La Pasqua cristiana si rifà alla Pasqua ebraica: nell'ebraismo si ricorda il fatto che il Signore "passò oltre" alle porte degli israeliti che avevano messo il sangue d'agnello durante le decima piaga d'Egitto, quella dell'assassinio dei primogeniti. Con questo atto viene ricordata la liberazione di Israele dalla schiavitù in Egitto, rafforzato dal fatto del "passaggio oltre" il mar Rosso. La Pasqua ebraica è perciò chiamata Pasqua di liberazione, mentre la Pasqua cristiana Pasqua di Resurrezione. La Resurrezione è il "passaggio oltre" la vita di Gesù, che secondo le dottrine cristiane, così facendo, avrebbe dato la possibilità ai suoi fedeli di passare ad una nuova vita. La Pasqua cristiana viene celebrata nella prima domenica successiva al primo plenilunio successivo all'equinozio di primavera. Il primo giorno di primavera è ricordato in tutte le religioni precristiane come il tempo della rinascita: dopo l'inverno il ghiaccio si scioglie, le giornate si allungano, il clima diventa più caldo, fiori e alberi sbocciano portando nuova vita. Resta quindi anche nel cristianesimo l'idea di una rinascita a nuova vita, ereditata dalle religioni che ha distrutto e a cui ha voluto forzatamente sostituirsi. D'altronde se i cristiano volevano imporre la loro religione dovevano prima di tutto sostituirsi alle precedenti senza sconvolgere le antiche festività.
Dalle religioni pagane arriva anche l'abitudine di scambiarsi le uova e conigli di cioccolato: secondo mitologie pagane (che variano da religione e religione e da luogo a luogo) un coniglietto per piacere alla dea della primavera Eostre disseminò il mondo di uova sacre e le decorava coi colori dell'arcobaleno in suo onore. La dea fu così contenta di questi doni che chiese al piccolo coniglietto di girare il mondo e donare le piccole uova colorate.
Un'altra abitudine di questa stagione sono le pulizie primaverili: praticamente un rito per ripulire la casa e rinnovare l'ambiente circostante, delle operazioni che tendono a pulire noi e quello che ci circonda da negatività che si sarebbero accumulate durante l'inverno.
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