Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

sabato 4 gennaio 2014

Epifania

Con l'Epifania si ricorda il rendersi manifesto di Gesù Cristo. La giornata dedicata a questa manifestazione cade 12 giorni dopo il natale, il 6 gennaio. La festività viene celebrata dal 3° secolo: allora si commemoravano le varie manifestazioni divine, miracoli, battesimo, visita dei Re magi(che erano le elite del clero persiano). Oggi invece si celebra la prima manifestazione, cioè l'adorazione dei Re magi. All'epifania è legata la tradizione popolare della visita della Befana. La Befana appare per la prima volta nel XVI secolo come "fantoccio esposto la notte dell'epifania". L'origine di questa figura è però molto più antico, risalente ai culti pagani precristiani. Culti che si legavano molto all'agricoltura. In questo periodo l'anno appena trascorso è pronto a rinascere nel nuovo anno (ma anche morte e rinascita della natura), e le festività natalizie (o del sol invictus) erano una transizione tra la fine dell'anno solare e l'inizio dell'anno lunare. La celebrazione ricadeva esattamente la dodicesima notte dopo il solstizio d'inverno.  I pagani credevano che in questa notte una divinità (madre natura o Diana per i romani, oppure divinità legate alla sazietà e all'abbondanza) volasse nei campi appena seminati per  propiziare i raccolti. L'aspetto di questa divinità assumeva sembianze di vecchia benevola, da identificare con l'anno vecchio appena trascorso, che porta in dono la consacrazione del nuovo anno. Con l'avvento del cristianesimo la Chiesa condannò vigorosamente queste usanze, identificando la "vecchia dea" come una strega, facendo morire le vecchie tradizioni, comprese alcune minori di questo periodo. Tuttavia a livello popolare le antiche tradizioni si tramandarono e si mischiarono tra loro.
A livello folkloristico oggi abbiamo il Brusa la vecia in veneto, il Falò del vecchione a Bologna (a capodanno), e altri usi tipici locali in cui si fa un falò a capodanno o il 6 gennaio. Per quanto riguarda il sincretismo degli antichi usi, in diverse parti d'italia si usa bruciare un fantoccio a forma di vecchia alla fine della quaresima.
Per coprire gli antichi usi pagani i cristiani diffusero un aneddoto: i Re magi diretti a Betlemme e non riuscendo a trovare la strada si fermarono in una casa per chiedere informazioni. Ma la vecchia padrona di casa dette solo indicazioni sommarie e si rifiutò di accompagnarli. Successivamente la vecchia pentitosi di non essere stata più disponibile provò a rintracciare i Re magi ma non ci riuscì. Fece dunque dei dolci e riempì una cesta e andò per le strade donando dolci ad ogni bambino nella speranza che almeno uno di loro fosse Gesù.
Nei primi decenni del ventesimo secolo i commercianti erano soliti raccogliere doni in natura o denaro da devolvere alle famiglie più bisognose. Questa usanza venne esaltata nel periodo fascista, e ancor più nei pochi anni della Repubblica sociale, dove veniva ricordato il natale del duce per quindi certificare il culto della personalità di Mussolini. La distribuzione dei doni richiedeva un notevole sforzo organizzativo, la cui gestione venne data ad organizzazioni fasciste femminili e giovanili e dare una buona visibilità del regime nel territorio.

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