Camminare a me non va, in bicicletta vo' meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.
È vergognoso che gente che si dichiara cristiana si accanisca in modo fondamentalista contro una persona che è morta da 17 anni,
che non ha nessun modo di difendersi e che quando era in vita aveva
sempre dichiarato di non voler essere sottoposta all'accanimento
terapeutico. Peggio ancora, però, è che siano i politici a
intromettersi: chi vuol agire contro la sentenza della Corte di
Cassazione, ma anche la passività della sinistra e del Partito
democratico, che ha avuto una reazione estremamente debole contro
l'ingerenza della Chiesa.
Ipazia
rappresentava il simbolo dell'amore per la verità, per la ragione, per
la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Con il suo
sacrificio cominciò quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo
religioso tentò di soffocare la ragione.
L'astronomia
ci ha insegnato che non siamo il centro dell'universo, come si è
pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo
solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi,
esseri intelligenti, siamo il risultato dell'evoluzione stellare, siamo
fatti della materia degli astri.
La colpa di Eva
è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le
proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio
corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva
rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione
della fede...
Siamo tornati al Medioevo se il vice presidente del più grande ente di
scienza e di ricerca del paese dice queste bischerate. [...] Lui
è padrone di credere e di avere fede, nella misura che più lo aggrada.
Ma non può in alcun modo pretendere di professare teoremi
antiscientifici. O certamente non provabili scientificamente. [...] È da
andare a nascondersi, da vergognarsi. Infatti all'estero ci chiedono
soprattutto come sopportiamo un governo come quello attuale. E per
fortuna che le nostre università invece, malgrado tutti i problemi che
hanno, riescono ad essere buone università. Quando i nostri ricercatori
vanno all'estero fanno fortuna, quando presentano progetti al Consiglio
europeo delle ricerche arrivano alle primissime posizioni: per fortuna
questo ci salva.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è
pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa
ancora spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile.
Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società.
E andrebbero insegnati valori comuni a credenti
isogno di scienza. È come se Dio ci desse
da fare le parole crociate, tanto poi se non si fanno, spiega tutto
lui. Il compito della scienza è proprio quello di fare a meno di Dio.
Cercare di capire con la propria ragione.
È quello che dico sempre, anche essere atei, come essere credenti, è una
fede perché io non posso dimostrare né che Dio c'è, né che non c'è. Io
non credo perché non mi soddisfa l'idea di Dio, non posso pretendere di
dimostrare che Dio non c'è. A me sembra assurda l'idea di Dio perché mi
sembra infantile, ma questa è un'opinione personale
Diventa un fondamentalismo pretendere che l'evoluzionismo escluda la
presenza di Dio. Si può essere credenti e, in base all'osservazione, e
credere al progresso dalla materia bruta fino agli esseri viventi.
In controtendenza con un quadro generale così preoccupante, l'attuale ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha accettato tagli insopportabili alle scuole di ogni ordine e grado,
ha ridotto drasticamente non solo le risorse, ma anche il numero degli
insegnanti e delle ore di lezione.
Come se non bastasse, anche il papa si permette di accusare gli scienziati di essere arroganti e avidi: «La
scienza moderna a volte segue solo il facile guadagno e tenta di
sostituirsi al Creatore con arroganza, senza essere in grado di
elaborare principi etici, mettendo in grave pericolo la stessa umanità».
E, dati alla mano, gli scienziati italiani proprio non si meritano
queste accuse: a più di trent'anni un ricercatore arriva a uno stipendio
di poco superiore ai 1000 euro al mese, e un professore ordinario alla
fine della carriera non supera gli 80.000 euro lordi all'anno.
Malgrado l'apertura della Chiesa cattolica, ancora una volta la nostra
classe politica si rivela più papista del papa. È proprio Letizia Moratti quando era ministro dell'Istruzione a togliere l'insegnamento dell'evoluzionismo
dalle scuole elementari, salvo poi esser costretta a fare una
precipitosa marcia indietro. I precedenti di questa geniale trovata
risalgono al 2003, quando la Provincia di Milano guidata da Ombretta Colli
di Forza Italia e il Comune con Gabriele Albertini come sindaco
patrocinano un convegno organizzato da Alleanza nazionale e Alleanza
studentesca dal titolo Evoluzionismo: una favola per le scuole.
In seguito alla rivolta degli insegnanti che vedono cancellati dai
programmi quasi due secoli di scoperte scientifiche, il ministro Moratti
ci ripensa e nomina una commissione presieduta dal premio Nobel Rita Levi-Montalcini
con il compito di dare precise indicazioni in merito all'insegnamento
delle teorie evoluzionistiche. E, come ovvia conclusione, viene
riconosciuto che l'insegnamento delle teorie di Darwin deve essere assicurato sin dalle elementari.
La notizia della scomparsa di Margherita Hack mi rattrista molto. È
stata una figura straordinaria, amata dai giovani per la sua capacità di
spiegare la scienza con grande semplicità e prima donna a dirigere un
osservatorio astronomico in Italia. (Emma Bonino)
Una scienziata di alto livello, una militante di sinistra mai ipocrita
ma sempre appassionata, una donna straordinaria. L’Italia perde una
delle sue figure più prestigiose. (Nichi Vendola)
Apprendo con commozione la triste notizia. È stata una personalità di
grande rilievo del mondo della cultura scientifica, che con i suoi studi
e il suo impegno di docente ha costantemente servito e onorato l’Italia
anche in campo internazionale. Ha rappresentato nello stesso tempo un
forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel
dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini. Partecipo con sinceri
sentimenti di vicinanza al cordoglio di tutte le persone che l’hanno
avuta cara. (Giorgio Napolitano)
È l'icona del pensiero libero e dell'anticonformismo. (Umberto Veronesi)
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