Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

sabato 8 febbraio 2014

Lupercali

Le festività romane dei Lupercali cadevano a metà febbraio. Febbraio era considerato il mese della purificazione, e con questi riti si voleva espiare qualche colpa del passato. Nelle Lupercali si ringraziava il dio Fauno, protettore del bestiame ovino e caprino dall'attacco dei lupi. La celebrazione consisteva in un rito diretto da giovani sacerdoti (Luperci) che indossavano una maschera e una pelle di capra attorno alle anche. I sacerdoti venivano scelti tra giovani patrizi, ma in età imperiale venivano scelti giovani appartenenti all'ordine equestre. In questi riti venivano iniziati due nuovi Luperci: gli iniziati venivano segnati nella fronte con sangue proveniente dalle capre sacrificate. Il rituale significava la morte e, con un nuovo rituale di pulitura con latte la rinascia alla condizione di sacerdote.
Il rito si collegava al mito dell'allattamento dei fondatori di Roma, Romolo e Remo, da parte di una lupa.
La festa viene abolita intorno al 500 dc: in quel periodo la religione romana era proibita, ma rimaneva il costume folkloristico della festa.
Al giorno d'oggi il 14 febbraio coincide con San Valentino, patrono degli innamorati. Sebbene questa festa cada all'incirca negli antichi giorni delle Lupercali, non è un tentativo di coperura di una festa cristiana su una di una religione preesistente, come accade per Natale, Pasqua, Commemorazione dei Santi..., piuttosto la Candelora, che tra i suoi significati contiene la purificazione, avrebbe avuto il compito di sostituire anche gli antichi Lupercali.

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